E’ l’indagine di riferimento per lo screening dei nei, la diagnosi precoce del melanoma ma anche di tutti gli altri tumori cutanei non melanoma quali ad esempio il carcinoma basocellulare e il carcinoma spinocellulare.
E’ una metodica diagnostica non invasiva che utilizza una telecamera, dotata di ingrandimenti variabili ( da 20X fino a 200X) collegata ad un computer. Non emettendo radiazioni è utilizzabile anche in gravidanza senza alcun rischio per la paziente.
E’ un esame che aggiunge importanti informazioni all’esame clinico, ponendosi come step fondamentale prima dell’esame istologico.
I controlli successivi del paziente possono variare da pochi mesi oppure all’anno in base al numero dei nei e al loro aspetto ma anche in base alla presenza o meno di fattori di rischio individuali, quali ad esempio fototipo chiaro, presenza di tanti nevi (più di cinquanta) o familiarità per melanoma.
Di recente, la metodica ha visto ampliare ulteriormente i sui campi di utilizzo sempre in campo dermatologico per lo studio delle malattie infiammatorie ovvero tutte quelle condizioni che spesso vengono semplicisticamente etichettate come dermatiti.
La videodermatoscopia, consentendo l’osservazione della struttura, organizzazione e architettura dei vasi sanguigni cutanei è ormai entrata nella pratica clinica per la diagnosi differenziale di comuni patologie quali Psoriasi e un Eczema oppure Lichen planus, Lupus e Sarcoidoisi.
E’ utilizzata anche per la ricerca dell’acaro della scabbia o delle altre parassitosi del corpo quali le piattole e i pidocchi.
La telecamera viene utilizzata per l’osservazione di ogni singolo neo del corpo. Questa indagine non consiste in una semplice osservazione ingrandita del neo, ma analizza al contrario la sua struttura interna, consentendo l’osservazione dell’organizzazione e dell’architettura cellulare in profondità.
In questo modo, il dermatologo è in grado di osservare e cogliere aspetti fondamentali suggestivi dei diversi tipi di tumori elencati.
Questo tipo di osservazione a colori della struttura tipica di ogni neoformazione della pelle è possibile grazie alla tecnica dell’epiluminescenza che consente durante l’osservazione di tutta la superficie cutanea l’eliminazione della quota dei raggi riflessi della sorgente luminosa della telecamera favorendo l’osservazione di tutto ciò che è localizzato al di sotto della superficie cutanea.
La Videodermatoscopia consente quindi l’osservazione interna di una neoformazione come se fosse un’”ecografia a colori e ad alta risoluzione”.
Tutto ciò consente al dermatologo di valutare aspetti suggestivi di melanoma prima ancora che si rendano visibili ad occhio nudo, aumentando decisamente la sensibilità e la specificità del medico nella diagnosi dei tumori della pelle.
Il collegamento della telecamera al computer consente l’osservazione a monitor a colori delle macchie e manifestazioni inquadrate dalla telecamera e il software gestionale consente l’archiviazione delle immagini di ogni singolo paziente che si desidera monitorare nel tempo consentendo un follow up oggettivo e riproducibile delle immagini con la specifica funzione di confronto.