PEELING

Cosa sono e a cosa servono i peeling?

Il Dermatologo è l’unica figura medica che per formazione universitaria conoscendo l’anatomia, la fisiologia e la patologia cutanea può trattare con grande competenza gli inestetismi del volto, collo, mani.

I trattamenti estetici in Dermatologia si suddividono in non invasivi e invasi.

I primi richiedono l’utilizzo di tecniche e procedure “superficiali” in quanto agiscono a livello dello strato esterno cutaneo, l’epidermide.

Tra questi ricordo i peeling che comunemente vengono eseguiti per favorire il turn over cellulare dello strato corneo garantendo un effetto levigato, luminoso e più in generale della tessitura cutanea (texture). Proprio per questo motivo sono indicati sia nell’acne comedonica, caratterizzata dalla presenza di punti neri e bianchi, ma anche per il trattamento delle fini rughe superficiali e più in generale come trattamento anti-età.

Diverse sono le sostanze che il dermatologo può utilizzare con i peeling. Quella più comune è l’Acido Salicilico, generalmente nella concentrazione del 25%, oppure l’Acido mandelico, l’Acido Glicolico o l’Acido Piruvico.

Tutte queste sostanze in forma liquida vengono spennellate sul viso del paziente, dopo che è stato opportunamente deterso e struccato, utilizzando un pennello ed eseguendo dei movimenti lenti e omogenei su tutta l’area da trattare.

L’acido salicilico di solito si usa per migliorare l’aspetto in caso di presenza di piccole rughe, oppure se la pelle presenza impurità tipo punti nevi o se la pelle si presenta ispessita.

L’acido mandelico invece, che può essere usato a diverse concentrazioni, viene impoegato per il trattamento delle macchie del viso e quindi donare maggiore luminosità oppure per ridurre lo spessore cutaneo.

L’acido glicolico, anche in questo caso a concentrazione variabile, viene usato in presenza di acne infiammatoria, per migliorare l’aspetto untuoso, oppure per contrastare le rughe presenti.